Santomaso Giuseppe


VENEZIA 1907 – 1990


Studia all’Accademia della sua città.
Nel 1938 realizza i primi lavori di grafica (attività che lo accompagnerà per tutta la vita)
Si reca a Parigi nel 1939 in occasione della sua prima mostra personale tenutasi alla Galerie Rive Gauche. Espone alla Quadriennale del ’43, nel ’45 realizza le illustrazioni del libro Grand Air di Paul Eluard. Dal 1948 espone nove volte alla Biennale di Venezia dove, nello stesso anno, riceve il Premio del Comune di Venezia e, nel 1954, il Primo Premio per la Pittura Italiana. Tra i premi ricevuti si ricordano tra gli altri il Premio Graziano nel ’56 e il Premio Marzotto nel ’56.
Insegna all’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1957 fino al 1975. La prima mostra oltre oceano è a New York nel ’57, presso laGrace Borgenicht Gallery, qui Santomaso viene in contatto con gli artisti dell’Espressionismo astratto. Questa frequentazione si rivela fondamentale per lo sviluppo della sua espressività non oggettivo. Nel 1960 lo Stederlijk Museum di Amsterdam organizza una sua personale. L’anno successivo è invitato alla Biennale di San Paolo del Brasile. Nel 1965 e 1966 una sua retrospettiva viene presentata prima al Kunstverein di Amburgo e successivamente alla Haus am Lùtzowplaz di Berlino e al Museum am Ostwall di Dortmund. La sua raffinata attività di grafica viene premiata con la partecipazione, nel ’72 e ’78, alla Biennale Internazionale dell’Incisione di Cracovia. Nel 1979 La Fondacio Joan Mirò di Barcellona e la Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco allestiscono delle antologiche. Un’antologica viene allestita anche nel ’83 a New York dalla Borgenicht Gallery.
E’ da ricordare che Santomaso partecipò alla fondazione del gruppo degli artisti antifascisti nuova secessione artistica Italiana nominato Fronte nuovo delle Arti.
Fronte Nuovo è il gruppo di artisti (Birolli, Cassinari, Corpora, Franchina, Fazzini, Guttuso, Leoncillo, Levi, Marchiorri, Borlotti, Pizzicato, Santomaso, Turcato, Vedova, Viani) firmatario del manifesto omonimo. L’intento del gruppo è quello di aprire all’arte Italiana lo scenario dell’arte d’avanguardia Europeo. In questo ambito viene elaborato un nuovo linguaggio che fonde il realismo e l’astrattismo in chiave neocubista.
Nel 1948 il gruppo ebbe una scissione che generò il Gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Borlotti, Moreni, Santomaso, Turcato, Vedova) e il Movimento Realista.