CHERIF
& GEZA KRM LESPRIT DU MUR
Chérif
e geza fondono gli elementi delle avanguardie pittoriche del novecento
con le testimonianze dellarte primitiva africana, i totem
e le maschere, di cui si sentono eredi, secondo uno spirito multietnico
che si respira in questi anni in Europa.
Nelle loro composizioni emergono spesso frasi, scritte o semplici
parole, che incarnano la cultura della strada, lo spirito degli
emarginati, delle periferie elevandole di rango.
Le lettere rivelano lo sforzo dellapprendimento, simbolo del
desiderio di integrarsi e di essere uditi dalla società dialogando
a distanza.
I fondi sono i muri scrostati delle periferie delle nostre metropoli,
ricoperti di scritte, manifesti e disegni
apparentemente senza significato, teatro della espressività
selvaggia valvola di sfogo del malessere endemico della realtà
sociale. Le pennellate dei fondi, molto veloci ed accese
smascherano una preparazione pittorica non comune, vicina allo stile
dellespressionismo astratto. Le figure ricordano vagamente
uomini ed animali, i loro corpi sono sommariamente abbozzati, piatti,
tutti dipinti con alcune parti ad olio ed altre realizzate con la
vernice spray, classico strumento usato per i graffiti metropolitani.
Largo è limpiego dei manifesti pubblicitari che strutturano
lopera creando il supporto, lintonaco del muro e, nel
contempo, il pretesto per il dialogo.
Le opere ci presentano la ricca sensibilità poetica dei due
artisti, ne identificano la loro vita ed arte, entrambe tese alla
ricerca di un senso e di un significato profondi. Sono composizioni
di grande forza espressiva in cui il colore si confonde e quasi
cancella le parole. Queste sono disposte in maniera a volte ripetitiva,
a volte disordinata, come litanie ossessive, o voci echeggianti,
che esprimono lo stato danimo smarrito ed inquieto degli artisti,
che cercano di dare forma ed ordine alle loro angosce, al malessere
della società contemporanea ed ai temi dominanti lo scenario
mondiale (media anoressia violenza inquinamento
terrorismo ...) ma anche ad eventi di vita vissuta.
Eroica è la loro concezione dellarte, di cui incarnano
gli anti-eroi, che si sacrificano e si immolano.
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