TORINO
1942
Dopo aver esplorato le possibilità espressive degli spazi
della Realtà Virtuale, Gilardi realizza delle opere che indagano
in modo più approfondito il vissuto individuale in un contesto
di rapporto arte-vita che ne rappresenta lelemento fondante
della sua attività di ricerca. Dal 64 realizza i tappeti-natura
che oggi lo collocano di diritto tra i grandi inventori del linguaggio
formale. Da allora abbandona la produzione oggettuale per calarsi
in un ruolo di interfaccia ante litteram tra i nuovi artisti europei
ed americani che stavano destabilizzando, minandolo alla base, il
muro delle certezze sulla visione dellarte. Il tempo ha reso
giustizia sul riconoscimento del ruolo avuto nella costruzione di
una nuova visione dellarte espressa in quegli anni.
Il concetto coniato di arte microemotiva verteva sulla partecipazione
dello spettatore e viene collocato storicamente nellambito
delle estetiche relazionali che influenzano tuttora le visioni artistiche
contemporanee.
Gilardi opera nella assoluta convinzione che larte poteva
e doveva cambiare la vita. Il suo
lavoro fiancheggia contemporaneamente lestetica e la concettualità
esistenziale propendendo per questultima. La risultanza di
tale convinzione lo porta a distaccarsi dal mondo dellarte
propriamente noto per operare nel sociale, collabora frequentandoli
i gruppi di lavoro degli ospedali psichiatrici ed andrà a
vivere realtà nelle tribù indios nella riserva Mohawk
di Akwesasne e nel barrio S. Judas di Managua.
Gli anni 80 sono caratterizzati dallautomazione industriale
che, nellarea Torinese, porta al licenziamento di 20000 operai
dellarea automobilistica. Questa mutata realtà del
mondo del lavoro produttivo esercita su Gilardi la sensazione di
unamputazione da mannaja del corpo socio-umano. La successiva
esplodente mutazione dei consumi, stili, ritmi e visioni dovute
al sempre più rapido avvento dei mezzi tecnologici nella
vita quotidiana, sconvolgendo la vita e le consuetudini della società,
per Gilardi diventa il mondo da contrastare, combattere nellanimo
e nella filosofia ma utilizzandolo quale interlocutore da indagare
ed assorbire per carpirne le emozioni scaturenti dal nuovo mondo
virtuale. Questa tappa del nuovo percorso filosofico di Gilardi
sposta la dialettica di integrazione naturale-artificiale, nata
con i tappeti-natura, sullaccoppiamento reale-virtuale e ne
costituisce laggiornamento temporale della contemporaneità.
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